Collo Rigido: Stop!
Si può arrivare a sviluppare un collo rigido per una serie di motivi. Per molti di noi la causa principale è la tensione muscolare. Ciò può essere dovuto a una cattiva struttura del corpo, lavorare seduto alla scrivania per tante ore senza interruzioni, eventuali situazioni o periodi di stress elevato e così via.
Inoltre il fattore “tecnologico” non è da sottovalutare, oggigiorno si dipende 24 ore al giorno da un telefonino: la testa si trova costantemente davanti alle spalle che guarda verso il basso, perdendo di conseguenza la normale lordosi cervicale. In inglese questa condizione è stata definita «text neck syndrome», ovvero una condizione non fisiologica del rachide cervicale che viene sottoposto ad un sovraccarico eccessivo e ad uno stress ripetuto; nella suddetta situazione la testa è perennemente chinata in avanti e verso il basso in direzione dello smartphone/tablet.
Il peso del capo in posizione eretta si aggira tra i 4,5 e i 5,5 kg, mentre nel momento in cui si protende il collo in avanti e verso il basso il carico sul rachide cervicale può aumentare fino a 27 kg!
Se anche tu trascorri molte ore al giorno in questa posizione non naturale (circa 1400 ore all’anno in una postura scorretta!) probabilmente potresti avvertire parecchia rigidità nell’area del collo e delle spalle.
Infatti inizialmente è probabile si avverta solo una sensazione di collo rigido, poiché l’eccessivo e continuo carico grava sulle prime due vertebre del rachide (atlante ed epistrofeo). A lungo andare, però, questo modo di “usarsi” può portare addirittura ad una perdita della fisiologica lordosi cervicale, che ha proprio lo scopo di sostenere il peso del capo.
A questo punto è bene ricordare che lo spostamento del capo in avanti porta l’individuo a controbilanciare il peso della testa portando il tronco indietro. Tutto ciò può portare a una definitiva accentuazione non fisiologica della naturale cifosi dorsale (la cosiddetta gobba).
Inoltre l’Università di Worcester ha individuato una correlazione tra l’uso di smartphone e i livelli di stress.
Il primo comando che si apprende durante le sessioni di Tecnica Alexander recita proprio “lascio il collo libero”, inizialmente basta solo pensarlo. Infatti l’obbiettivo è quello di lavorare sulla qualità e sullo sviluppo di una abilità specifica: sviluppare sensibilità e permettere libertà di movimento a tutta l’area del tratto cervicale.
Le possibili cause del collo rigido e dolente
E’ importante cercare di capire perché abbiamo – oserei dire quasi tutti noi – sviluppato un certo grado di rigidità del collo. Spesso questo disagio non è relegato solo al tratto cervicale, infatti molto spesso una situazione di rigidità cervicale è accompagnata anche da una scarsa mobilità dell’intera colonna vertebrale.
La struttura del tratto cervicale durante il percorso evolutivo si è trasformata in modo da favorire una maggiore qualità di movimento. Questo certamente consente una maggiore libertà di movimento, ma favorisce anche l’abuso e il coinvolgimento di certi muscoli durante lo svolgimento di attività e posture per cui essi non dovrebbero giocare alcun ruolo.
La relazione che intercorre tra la testa, il collo e la schiena è di primaria importanza per affrontare e risolvere in maniera definitiva sensazioni di collo rigido o dolorante.